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venerdì 27 aprile 2012

Charles Taylor, condannato per crimini contro l'umanità

Ieri la Corte Internazionale per la Sierra Leone ha condannato l'ex presidente della Liberia, colpevole di aver facilitato ed incoraggiato crimini di guerra e contro l'umanità.
L'ex signore della guerra liberiano era accusato di aver armato e fornito assistenza ai ribelli del Ruf (Fronte rivoluzionario unito) nella guerra civile in Sierra Leone (1991-2001), che usavano mutilare piedi e mani alle loro vittime con il machete, e di essere responsabile di numerosi altri crimini commessi dai ribelli, tra cui omicidi, stupri di massa, torture e arruolamento di bambini-soldato. Il giudice Richard Lussick ha aggiunto inoltre che l'ex presidente liberiano fornì armi ai ribelli del Ruf in cambio di diamanti. Infatti sotto la sua presidenza la Liberia era diventata una fra le prime nazioni per esportazione di diamanti, pur essendone totalmente priva.
L'ex dittatore liberiano, ritenuto colpevole di tutti e undici i capi d'imputazione sollevati dall'accusa, scontera' la pena, della quale si conoscera' l'entita' il 30 maggio- giorno della sentenza- , in Gran Bretagna.
Si tratta della prima volta in cui un tribunale internazionale condanna un capo di stato per crimini contro l'umanità dal Processo di Norimberga in cui vennero condannati i gerarchi nazisti. Tuttavia le famiglie delle vittime (50mila persone in Sierra Leone e 300mila in Liberia) non sono soddisfatte in quanto l'ex presidente non è stato riconosciuto capo e mandante dei delitti commessi, ma solo di averli appoggiati attraverso il commercio di armi.

La sentenza di colpevolezza contro Charles Taylor arriva nel mezzo di una faticosa tregua raggiunta in Siria, per il cui capo di Stato, Bashar Assad, e' stato piu' volte evocato il ricorso a un tribunale internazionale che lo giudichi per i crimini compiuti nella repressione della dissidenza siriana. I primi a lanciare un messaggio chiaro in questa direzione sono state le Nazioni Unite, Washington e l'Ue. Se per Ban Ki-moon essa e' "un segnale forte che avverte i leader di come saranno ritenuti responsabili delle loro azioni, il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Victoria Nuland, ha affermato: "E' un messaggio forte per chi si macchia di atrocita', compresi coloro che occupano le piu' alte posizioni di potere che saranno ritenuti responsabili". E dalla Francia, che sul quadro siriano ha una posizione molto dura e' giunta la dichiarazione del ministro degli Esteri, Alain Juppe: "Siamo di fronte a un precedente storico. E' venuto il momento che i dittatori e i loro complici comprendano che non possono compiere impunemente atti contro la coscienza umana".  (fonte Agi.it)

giovedì 12 aprile 2012

Siria: tregua poco credibile

Dalle 6 di stamattina (5, in Italia) 12 aprile è entrata in vigore la tregua in Siria sulla spinta del Piano Annan, una Road Map for Peace elaborata da Kofi Annan delegato dall'ONU e dalla Lega Araba per la Pace in Siria.
I punti del piano sono:
1- Aprire un processo politico in Siria attento alle aspirazioni e le preoccupazioni della popolazione
2- L'ONU sorvegli la cessazione delle violenze da parte di tutte le fazioni
3- Tutte le parti attuino una tregua umanitaria di due ore al giorno per assicurare aiuti e soccorsi
4- Rilascio di prigionieri detenuti arbitrariamente
5- Libertà per i giornalisti
6- Rispetto della libertà di associazione e di poter dimostrare in modo pacifico

Il presidente al-Assad ha espresso, attraverso le parole del ministro degli esteri, che non verranno accettati attacchi dai terroristi. Peccato che i terroristi dal loro punto di vista sono coloro che stanno lottando per la libertà in Siria.
Dall'opposizione al regime in tanto arrivano voci riguardo al non cessamento dei massacri e si parla di altre 52 vittime negli ultimi giorni.

Annan non ritiene che il Piano sia fallito, ma si tratta comunque di una tregua solo sulla carta.

giovedì 29 marzo 2012

8.000 siriani in Libano

Non si arresta la violenza in Siria, in cui è in corso- è il caso di dirlo- una vera e propria guerra civile.
La Lega Araba, riunita in una Baghdad blindatissima, chiede il cessate il fuoco ed un piano per la pace. In effetti un piano di pace è stato proposto da Kofi Annan, inviato dall'Onu e rivolto al presidente Bashar el-Assad e agli insorti. La Lega Araba appoggia il piano Annan ma dal Governo- tramite il ministro degli esteri- giunge la voce riguardo a un rifiuto verso qualsiasi proposta avanzata dalla Lega.


Intanto il numero di profughi siriani che cercano rifugio in Libano aumenta ed è arrivato- nelle stime ufficiali dell?Acnur (l'Alto commissariato ONU per i rifugiati)- a 8.000. Ma il Libano, non avendo firmato nel '51 la Convenzione internazionale sui rifugiati, riconosce gli esuli come profughi, quindi con diritti inferiori. L'ONU, le ONG e la Caritas stanno cercando di fare il possibile per assistere i migranti, ma l'unica soluzione- come sempre- è il "cessate il fuoco"!

martedì 20 marzo 2012

E' primavera... da un anno!


Oggi, primo giorno di primavera (l'astronomia non segue il calendario!), ripenso all'anno di Primavera che il mondo Arabo sta vivendo, anno iniziato con la protesta del tunisino Mohamed Bouazizi che si diede fuoco nel dicembre 2010 come gesto di protesta estrema. 
La primavera araba vera e propria, però, si può far incominciare dalle proteste del 7 gennaio 2011, sempre in Tunisia. Da allora vi sono stati rovesciamenti di dittature decennali: quella di Ben-Alì in Tunisia (24 anni al potere), di Mubarak in Egitto (quasi 30 anni) e di Gheddafi in Libia (42 anni!).

Il ministro Riccardi, ricordando quest'anno, ha detto: "La Primavera Araba sta trasformando il Mediterraneo che può divenire il mare dell'incontro, il luogo dove vivere insieme in democrazia".

Il XXI secolo si è aperto col disastro dell'11 settembre 2001 e delle conseguenti guerre all'Islam e al terrorismo. Le rivolte di molti giovani nel mondo Arabo sta invece aprendo un nuovo capitolo, un cammino verso il dialogo tra civiltà.

Domani, mercoledì 21 marzo, dalle 14.30 a Roma Piazza Trinità dei Monti si trasformerà, grazie ad Amnesty International, in Piazza della Primavera per non dimenticare e non fermare la Primavera!

http://lepersoneeladignita.corriere.it/2012/03/20/difendiamo-la-primavera-democratica-del-medio-oriente-e-dell%E2%80%99africa-del-nord/