lunedì 13 maggio 2013

Justicia para los pueblos indigenas

Un capo Ixìl assiste al processo contro l'ex dittatore Efrain Rios Montt

80 anni di carcere: 50 con accusa di genocidio e 30 per crimini contro l'umanità. Questa è la condanna, giunta sabato 11 maggio, per l'ex dittatore del Guatemala Efrain Rios Montt, 86 anni, golpista nell'82. 
L'accusa di genocidio si riferisce allo sterminio di 200.000 indios maya. Il numero certo era di 1.771 Ixìl, ma sommando i morti (quando è stato capo del governo e capo dell'esercito) fra gli indios Quiché, Mam, Pocomam, Caqchikel, Kekchi, Tzutuhil e Jacaltechi si arriva alla spaventosa cifra di 200.000.
Si tratta della prima volta in Sud America in cui si giunge ad una condanna per genocidio ed è significativo che sia il Guatemala, perché è qui che nel '54 la C.I.A. e la United Fruit sostennero il primo golpe latinoamricano.
I popoli indigeni dell' America Latina stanno a guardare ora con speranza, continuando a battersi per il loro destino  e per liberarsi dall'eredità del dominio coloniale.


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