martedì 20 novembre 2012

Mr. Brown for Haiti!




Esce oggi, in occasione della Giornata Mondiale dell'Infanzia, il nuovo singolo di Mr. Brown- alias Andrea Pellizzari- per i bambini di Haiti.
In tutti i negozi di dischi, con TV Sorrisi e Canzoni e su iTunes.

"Il seguito di “Mister Brown is Back In Town” (un successo di quasi 60.000 copie), si intitola “The Man With The Mac”, ed stato cantato, come il precedente, dai bambini delle Case orfanotrofio della Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus in Haiti, con l’inedita partecipazione della Banda Musicale della Marina Militare Italiana (da tempo al nostro fianco in aiuto ai bambini di Haiti). Il brano è una rivisitazione di “The Cat Came Back” scritto da Harry Miller nel 1893 e portato al successo nel secolo scorso da Fred Penner: lo speciale riarrangiamento “swing” è stato curato dal maestro Antonio Barbagallo e suonato dai cinquanta orchestrali della Banda della Marina Militare.
I protagonisti
Il testo del brano è stato completamente riscritto da Andrea Pellizzari (aka Mister Brown) e Philip O’ Gara: una nuova lezione di inglese per gli studenti italiani di Mister Brown! La produzione è stata curata da Sir Bob Cornelius Rifo, leader dei The Bloody Beetroots, un autentico riferimento internazionale per quanto concerne il mondo EDM.
Il bellissimo video che accompagna il brano, con la regia di Marco Salom (produttore e regista che ha collaborato con i migliori artisti del panorama musicale italiano e internazionale tra cui Ligabue, Jovanotti, Elisa, Tiziano Ferro,Giorgia, Skin, Planet Funk), racconta l’avventura di 15 bambini haitiani orfani dal terremoto invitati da Mr Brown a un viaggio sul brigantino Nave Italia di conoscenza e scoperta, importante per loro stessi e per la rinascita del loro paese, di cui rappresentano il futuro.
Il contenuto del CD/DVD
Il cd con il nuovo brano esce, al prezzo di 5 euro con Universal. In allegato un dvd, comprensivo del nuovo videoclip, i videoclip del brano precedente “Mr Brown Is Back In Town” e i backstage. Nel libretto accluso, i testi dei due brani ed il progetto della nuova casa.
Il progetto della nuova casa per i bambini orfani del terremoto
I proventi dell’intera operazione Mister Brown for Haiti vengono devoluti alla Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus per la realizzazione della nuova Casa Accoglienza per i bambini orfani o in grande difficoltà a causa del terremoto che ha colpito Haiti nel 2010, cha ha causato oltre 200mila vittime ed ha coinvolto più di 3 milioni di persone. Anche con il contributo delle vendite del primo disco è stata realizzata da Padre Rick, medico in prima linea, direttore dei progetti della Fondazione Francesca Rava in Haiti, una Baby House che accoglie 40 bambini fino a 5 anni. Il progetto continua con l’obiettivo di sostenere la costruzione dell’Asilo e del Foyer Saint Louis che ospita attualmente 160 bambini dai 6 anni in su, organizzato al momento in container attrezzati.
GUARDA IL TEASER DEL VIDEO SUL SITO www.mrbrownforhaiti.org
Acquista la tua copia in edicola con TV Sorrisi e Canzoni o clicca qui per riceverla a casa.
La Fondazione Francesca Rava ringrazia Stefano Guindani che da tempo è vicino ai bambini di Haiti con i suoi scatti e con la sua agenzia SGP, con la quale mediante i suoi fotografi  Giulio Tanzini, Alfredo Bosco, Daniele Schiavello ha realizzato meravigliosi reportage per il progetto Mr Brown For Haiti." 

venerdì 12 ottobre 2012

Onore e rispetto? Una lettera a Mediaset contro la mafia


Alcuni giovani Siciliani hanno scritto una lettera a Mediaset in seguito alla messa in onda delle  fictions "Onore e rispetto" e "Squadra antimafia".
Si può sottoscrivere la lettera partecipando all'evento su Facebook:    http://www.facebook.com/events/156022757873040/

Ecco il testo della lettera:

Spett.le Dottor Donelli,
a scriverLe è una parte di quella giovane Italia che non trova più rappresentazione nei prodotti commerciali sottoposti alla nostra attenzione.
Questa lettera è il frutto di una lunga meditazione su ciò che è più giusto proporre mediaticamente e su quanto ci si possa spingere oltre le imprescindibili esigenze del business, dello spettacolo, della dura legge dell’audience e dello share.

Uno spettacolo - specialmente di prima serata - dovrebbe essere prima di tutto gradevole, godibile, comunicativo, educativo e rappresentativo.
Il cinema e la fiction italiana si sono sempre contraddistinti per la loro capacità di far assaporare in poltrona la vita reale mediante l’impareggiabile bravura dei ns. registi nel portare in scena spaccati di vita, di sofferenza e anche di crude realtà che quotidianamente animano il nostro bel Paese.

Le ultime settimane, invece, hanno visto una concentrazione in prima serata – sicuramente non a caso - di due fiction interamente dedicate alla criminalità più spietata, efferata, a tratti disumana ed irreale, che non può rispecchiare i valori e i principi del popolo italiano. Infatti, pur continuando a rimanere fiduciosi nei confronti della funzione educativa del mezzo televisivo e nell’impegno che la Vs. emittente ha sempre dedicato a questa imprescindibile funzione, tuttavia, si ha difficoltà nel comprendere la logica sottesa alle ultime fiction.

Senza voler limitare il discorso a uno o più prodotti determinati e prendendo soltanto spunto dalle ultime due fiction di Mediaset, “L’Onore e il Rispetto” e “Squadra Antimafia” vorremmo suscitare una riflessione su almeno tre questioni:



1. Cos’è per voi l’Italia ?

Dalla visione di queste fiction rimane l’immagine di un’Italia che non cambia e non prova nemmeno a farlo; che dagli inizi del 900 sino a oggi è animata dalle stesse barbare pulsioni (e non passioni), dagli stessi animaleschi istinti (e non sentimenti), di un’Italia assetata di denaro, di potere, che continua a considerare la donna come un oggetto su cui esercitare un pieno diritto di proprietà (utendi et abutendi), che non ha alcun rispetto delle istituzioni, dei luoghi sacri, del focolare domestico, della vita.

E’ questa l’Italia? E’ questo un italiano?

Non scandalizziamoci allora se poi all’estero alla parola italiano affiancano quella di mafia, di corrotto, di uomo scansa fatiche. Nessuno chiede di ignorare i tanti mali che attanagliano il nostro Paese, e saremmo soltanto degli illusi se pensassimo che la mafia o la corruzione non esistono, ma non possiamo accettare che passi il messaggio che l’Italia è soltanto questo.



2. Cos’è per voi la Sicilia?

Fare un film in Sicilia è un’esperienza indimenticabile a detta di registi, attori e scenici. Ma non si può sempre pensare di scendere giù, fare un bagno nelle sue meravigliose acque, sedersi a tavola a gustare una granita al limone, godere dei paesaggi, strappandone i modi di dire, costruendo stereotipi, ignorando le impareggiabili lotte per la libertà e la giustizia che si sono combattute in questa terra.

Nonostante all’opinione pubblica non interessi e certamente non fa aumentare lo share, la Sicilia è terra che da tempo combatte da sola la sua battaglia contro l’ingiustizia e il sopruso; che con fatica muove passi verso la legalità e che è costretta ogni volta a dover subire l’onda mediatica di una fiction che rigetta nello sconforto un intero popolo, rivanga sentimenti di sconfitta, sottolineando che nulla potrà mai cambiare.
E’ questa la Sicilia?



3. Nelle fiction Mediaset, l’Italia e i suoi giovani muoiono assieme.

A nostro sommesso avviso, l’errore non sta nella trama della, ma nel messaggio finale, in quello che resta dopo ogni puntata al telespettatore una volta spenta la TV.

Se per un attimo si mettessero di canto gli effetti scenici, l’alta definizione, il 3D, il 4D, l’effetto dolby, si tornerebbe a pensare che dietro ogni corpo morto di una pellicola deve esserci un’anima, un messaggio da veicolare.

Dalle due fiction prese a modello, dal nostro punto di vista, traspare uno spaccato di un’Italia disarmata, odorante di malaffare e del puzzo di politici e uomini di potere corrotti; di una gioventù disinteressata e puerile.
Difatti, cosa fanno i giovani nelle fiction di Mediaset? Sono al soldo della mafia, muoiono ammazzati, stuprati, uccidono i loro familiari, aspirano, non a conseguire una laurea, ma a diventare il capo del mandamento di questo o quell’altro quartiere.

Non si pensa, inoltre, al male che si fa ai giovani che a fatica tentano di lasciarsi alle spalle un difficile passato e lottano per un futuro migliore. Forse i genitori di altre parti d’Italia possono tranquillizzare i loro piccoli che quell’orrore visto in TV non li riguarderà mai in prima persona, perché quelle cose accadono solo nel profondo Sud, ma una mamma del meridione questo non può dirlo e al figlio non resterà che associare all’immagine dell’uomo forte, ricco e potente quella del mafioso.

Nelle fiction di Mediaset il male trionfa sempre e ai limiti del surreale, perché l’esigenza scenica impone di mettere in cantiere la IV , la V, e la VI serie, con protagonista un “eroe” che sa di fumetto, che non muore mai, insensibile alle pallottole.
Ma quindi in Italia ci sono solo i cattivi?
No, ci sono anche i buoni, ma come vengono rappresentati? Poveri, sgobboni, mosche bianche e con le ore contante. In maniera sbrigativa si deve, invece, liquidare l’uscita di scena di quel povero illuso che aveva provato a cambiare le cose, di quel magistrato, poliziotto o uomo comune che sa solo arrendersi, perché evidentemente questa è l’immagine che si vuol dare dell’Italia, una terra di inetti.



4. Il perché di una lettera.

Ci corre l’obbligo di precisare che la Ns. non vuole assolutamente risultare una critica gratuita o una sterile polemica, ma soltanto la necessità di segnalare un forte disagio.
Si è scelto di farlo in forma privata e senza alcuna ricerca di spettacolarizzare la notizia, che avrebbe dato a noi e alla notizia “gli onori” delle cronache e magari Vi avrebbe imposto – per atto dovuto – una riflessione.

Confidiamo, invece, in una Vs. risposta che provenga dalla coscienza e dal Vs. essere italiani, si può fare cinema anche provando a dare un contributo alla società, parlando dell’amore, dei giovani, del bene vita, dell’amicizia, dei sogni degli adolescenti, e perché no anche del male, della mafia e della violenza, ma di un male dal quale si può anche guarire, dei buoni che tante volte vincono sui cattivi e di un’Italia che – seppur ferita – si rialza.

Cordialmente

lunedì 8 ottobre 2012

Il Nobel per la medicina alla ricerca sulle staminali adulte

Riporto il comunicato stampa dell'Associazione Scienza e Vita:

“Accogliamo con viva soddisfazione la notizia dell’assegnazione del Premio Nobel per la medicina agli scienziati Shinya Yamanaka e John Gurdon per le loro ricerche sulle cellule staminali adulte”, commenta Lucio Romano, presidente nazionale dell’Associazione Scienza & Vita.
“Questi studi hanno evidenziato come ricerca ed etica si possano coniugare virtuosamente, giungendo a risultati autentici e scientificamente fondati e aprendo la strada a nuovi metodi di cura delle malattie”, continua Lucio Romano. “Scienza & Vita sostiene da sempre la ricerca sulle cellule staminali adulte: una ricerca rispettosa della dignità dell’uomo, i cui vantaggi clinici sono documentati e dimostrati”.
“L’assegnazione del Nobel dimostra come si possa fare ricerca senza declassare gli embrioni a materiale da laboratorio, senza scadere in una logica utilitaristica e riduzionistica per cui l’essere umano, nelle sue prime fasi di vita, non sarebbe altro che un prodotto da cui trarre il massimo rendimento. La riprogrammazione delle cellule staminali adulte – conclude Lucio Romano - concilia le esigenze e i progressi della ricerca scientifica con l’assoluta e incondizionata dignità di ogni essere umano”.

mercoledì 26 settembre 2012

Born in this world


If a child makes it past their fifth birthday, they have a much improved chance of surviving into adulthood and thriving. 

But they face many challenges along the way, from birth complications to pneumonia, diarrhoea and malaria, to a lack of clean water and sanitation, to nutrition problems. 

This series of infographics display the biggest dangers that children face in the first five years of their lives and what we can do to help them. View the full original infographic: http://uni.cf/UtAeyv

giovedì 20 settembre 2012

In mostra la nostra evoluzione


Oggi apre al Museo delle Scienze di Trento la mostra, voluta dal genetista e antropologo Luca Cavalli Sforza, "Homo Sapiens - La grande storia della diversità umana".
Si tratta di un percorso diviso in quattro sezioni: Mal d'Africa, La solitudine è un'invenzione recente, I geni i popoli e le lingue e Homo sapiens, la specie planetaria. In mostra il calco di Lucy, esemplare femminile che visse in Etiopia 3,2 milioni di anni fa, reperti storici, artistici, manufatti, utensili, i primi indumenti e installazioni che permettono non solo di vivere un'esperienza visiva ed intellettuale, ma che coinvolge tutti i sensi.
All'uscita del museo si è accolti da un test interattivo Io non sono razzista, però... che ha il compito di far riflettere sulla natura umana di convivere in diverse ere e zone del pianeta, con persone diverse per geni e lingue, come è stato dall'homo sapiens ad oggi.

Per maggiori informazioni visitare il sito della mostra: http://www.homosapiens.net

venerdì 7 settembre 2012

Stato etico sì, Stato etico no


Non è passata ieri, al consiglio dei Ministri, la cosiddetta Tassa sulle Bollicine: una tassazione sulle bevande zuccherate come correttivo per una giusta alimentazione.
Tuttavia, una breve riflessione a riguardo va fatta. Può uno lo Stato, attraverso delle leggi, impore come e cosa bere o mangiare? Non si trasformerebbe così in uno Stato etico, che paternalisticamente, istruisce su cosa siano il bene e il male?
Lo Stato dev'essere neutrale, altrimenti si confondono i peccati con i reati. Esso già provvede a disciplinare i comportamenti individuali e aiuta i cittadini attraverso il welfare.
Semmai è compito dei media, della società civile e del libero associazionismo conferire un fondamento etico-politico all'ordinamento esistente e fornire ai cittadini informazioni e strumenti culturali e politici per cambiarlo. Erano queste le funzione che Toqueville avevo analizzato come pilastri della democrazia liberale statunitense nella Democrazia in America (1840).

mercoledì 29 agosto 2012

Sentenza ed etica: Legge 40


La Corte Europea per i Diritti dell'Uomo ha bocciato la legge 40 del 2004. Strasburgo ha dato ragione ad una coppia italiana portatrice sana di fibrosi cistica. In particolare viene cancellata l'impossibilità di accedere alla diagnosi preimpianto degli embrioni.
La sentenza giudica incoerente poiché un'altra legge permette di accedere all'aborto se il feto è malato di fibrosi cistica. Quindi, per i Giudici, la legge 40 viola il diritto alla vita privata e familiare dei due coniugi.

Ecco quanto ha detto in proposito Lucio Romano, presidente nazionale dell'associazione Scienza&Vita:


“La sentenza della Corte europea dei Diritti dell’Uomo, non definitiva perché suscettibile di rivisitazione alla Grande Chambre, non cancella le problematiche etiche connesse alla diagnosi genetica preimpianto”. 
“E’ bene ricordare – sottolinea Romano – che da genitori portatori di fibrosi cistica il 25% dei bambini ha probabilità di nascere malato, il 50% probabilità di nascere sano ma portatore e il 25% probabilità di nascere sano e non portatore. Con la tecnica della diagnosi genetica preimpianto, che richiede necessariamente una sovrapproduzione di embrioni, è implicito che anche embrioni sani, portatori e non, saranno soppressi”. 
“Inoltre, - continua Romano - giustificare la diagnosi genetica preimpianto sulla base di un ‘riconosciuto’ diritto all’aborto esplicita tangibilmente la finalità selettiva eugenetica della tecnica stessa. Infatti, si pongono sullo stesso piano criteriologie diverse: norme che regolano tecniche di fecondazione artificiale con quelle che normano l’interruzione volontaria di gravidanza”. 
“La legge 40 non è una legge né ideologica né confessionale, ma pensata per la tutela dei diritti di tutti i soggetti coinvolti, ivi compresi quelli del concepito”, conclude Lucio Romano. “La sentenza della Corte europea rivela invece un atteggiamento di riduzionismo antropologico e di discriminazione nei confronti dell’embrione, considerato meramente ‘materiale di laboratorio’, in palese contraddizione con la recente sentenza europea in materia di brevettabilità degli embrioni che riconosce la dignità di essere umano anche al concepito”.

mercoledì 18 luglio 2012

Today´s Mandela day.

THIS WEDNESDAY JULY 18th IS INTERNATIONAL MANDELA DAY!

The overarching objective of Mandela Day is to inspire individuals to take action to help change the world for the better, and in doing so build a global movement for good. Ultimately it seeks to empower communities everywhere. “Take Action; Inspire Change; Make Every Day a Mandela Day!”

To lean more about Mandela Day and how you can lend a helping hand to your community please click the link below:

www.mandeladay.com<http://www.mandeladay.com/>

lunedì 9 luglio 2012

Pasolini, un delitto italiano.



Su La7 stasera primo appuntamento con il ciclo FILM CRONACA - 7 film 7 storie: alle 21.10 "Pasolini, un delitto italiano" (1995) di Marco Tullio Giordana, con Claudio Amendola, Giulio Scarpati e Nicoletta Braschi.
A seguire l'approfondimento di Enrico Mentana.

In tv e in streaming su http://live.la7.it/filmcronaca/



"Ricostruzione, in forma di docudrama con la mescolanza di immagini "finte" e di materiale di repertorio in bianconero, del processo contro Pino Pelosi per la morte di Pier Paolo Pasolini, ucciso nella notte tra il 1° e il 2 novembre 1975 sul lido di Ostia. Giordana e i suoi sceneggiatori Stefano Rulli e Sandro Petraglia non pretendono di raccontare la verità su quella morte, ma di spiegare perché quella verità non s'è mai saputa e perché la prima sentenza che condannò Pelosi per omicidio "con il concorso di ignoti" sia stata cassata nelle sentenze successive, rimossa dall'opinione pubblica, dimenticata. Nel film, montato con accorta efficacia da Cecilia Zanuso, di Pasolini si vede il volto, e si ascolta la voce, soltanto nei frammenti di repertorio. Qualcuno gli ha prestato un corpo, ma non il viso, nelle convulse e notturne sequenze dell'omicidio. Si risolve in un atto di accusa contro la putrefazione, l'indegnità, le pesanti responsabilità di una classe dirigente contro la quale in vita Pasolini s'era rivolto nei suoi scritti corsari." da Il Morandini

giovedì 5 luglio 2012

Non chiamatela "particella di Dio".



Non ho approfondite conoscenze di fisica, in quanto la mia formazione intellettuale è più umanistica che scientifica; ma sono una persona curiosa e quando non so qualcosa, cerco di documentarmi.
Quindi, dalla lettura dei molti articoli di fisici, matematici, filosofi, teologi (Zichichi, Masiero, Amaldi, Greene, Longo, Israel, Vattimo, Mancuso, Giorello, Reale) apparsi in questi ultimi giorni e concernenti la “scoperta” del bosone di Higgs, cercherò di dare una spiegazione semplice ma realistica di tale scoperta.
Tutto comincia nel 1964 quando il britannico Peter Higgs teorizzò l’esistenza di una particella (diventata poi famosa come “particella di Dio”, dal titolo di un libro dello scettico Leon Ledderman) per spiegare in che modo si differenzino e acquisiscano massa le particelle che la teoria del “modello standard” prevede uguali e simmetriche. L’Higgs avrebbe il ruolo di spezzare questa simmetria.
Per spiegare brevemente in cosa consista il modello standard riprendo le parole di Giorgio Israel: “Il “modello standard” riconduce la struttura dell’universo a dodici particelle fondamentali, di cui sei sono costitutive della materia e sei sono mediatrici delle forze, e precisamente interazione forte e debole e forza elettromagnetica (che la teoria ha ridotto unificando le ultime due nell’interazione elettrodebole). Le particelle mediatrici delle forze sono i bosoni”. Questo modello ha avuto molte prove a conferma, e quella annunciata ieri a Ginevra è forse la più importante, ma ancora presenta molti difetti. Ad esempio, non include la forza gravitazionale e per tanto è ben lungi dal potersi presentare come come teoria unificante del “tutto”.
Ma perché è importante questa scoperta? I bosoni in sé non sono importanti, ma sono la manifestazione certa dell’esistenza, in tutto lo spazio e fin da 1 decimo di miliardesimo di secondo dopo il Big Bang, del campo di Higgs che, interagendo con le altre particelle, dà loro una massa ben specifica.
Si potrebbe dire, per esemplificare come ha fatto Giorello, che questo campo sia una specie di sciroppo: inserendoci delle biglie queste rallentano la loro velocità e appaiono di massa maggiore.
Al Cern di Ginevra è stato costruito il Large Hadron Collider, un acceleratore di particelle lungo 27 km, in cui vengono fatti accelerare protoni in direzioni opposte a una velocità quasi pari a quella della luce e fatti scontrare. Dalle collisioni si potrebbero raschiare delle “scaglie” del campo di Higgs, che apparirebbero come particelle infinitesimale: i bosoni di Higgs. Questo si è verificato.
Si tratta indubbiamente di un’importantissima scoperta, ma di certo è solo un punto di partenza. una cosa è sicura, non è ancora giunto il momento in cui la scienza possa dire cosa ci sia dietro la materia… non chiamiamola “particella di Dio”.


mercoledì 27 giugno 2012

Il razzismo è nel cervello?

E' di ieri- 26 giugno 2012- la pubblicazione di un articolo sulla rivista Nature Neuroscience, da parte di ricercatori della NY University e di Harvard riguardante, riguardo alle reazioni nel cervello quando a soggetti "bianchi" si mostrano immagini di persone "non-bianche". Gli autori, Jennifer T. Kubota, Mahzarin R. Banaji ed Elisabeth A. Phelps, sostengono- sulla base di ricerche e analisi dei risultati ottenuti negli ultimi anni dalle neuroscienze- che, in questi casi,  esistono chiare attivazioni cerebrali dei centri del disgusto, paura e sfiducia.
Infatti, l'area cerebrale che si attiva per prima, l'amigdala, è specializzata in emozioni di carattere negativo. Ma subito dopo, nelle persone socialmente sensibilizzate, si attiva un'area della corteccia cerebrale, nucleus accumbens dorsale, che registra un conflitto: le emozioni negative dell'amigdala non sono accettate dai centri superiori e il sistema cerca di neutralizzarle. Si attiva, quindi, la corteccia prefrontale dorsolaterale che stabilisce il vincitore di questo conflitto tra emozioni negative e socialità.
Si tratta di ricerche ancora agli inizi. La principale autrice della ricerca, la neuropsicologa Jennifer T. Kubota, intervistata da Massimo Piattelli Palmarini per il Corsera, ha detto: "I centri delle reazioni emotive negative sono malleabili e i centri superiori del giudizio e della decisione sono in grado di contrastarli. Le reazioni negative emotive dell'amigdala sono, a guardarci meglio, più collegate al riconoscimento del proprio gruppo che non alla razza in quanto tale. Inoltre, ogni volta che un soggetto rievoca un ricordo e poi lo rinvia di nuovo alla memoria- un processo molto studiato che si chiama reappraisal- il ricordo cambia. Esercitando questo processo, le reazioni anche inconsce cambiano in positivo. Insomma, con un certo sforzo, le reazioni negative subconscie possono essere dominate".
Se è davvero così, il mio augurio è che si punti sempre più verso un'educazione alla diversità ed alla socialità. Infatti, sempre le ricerche neuroscientifiche hanno dimostrato che i comportamenti sociali sono i più efficaci nell'indurre modificazioni strutturali della corteccia cerebrale dei primati e dell'uomo. 

mercoledì 30 maggio 2012

Come aiutare l'Emilia!




Ecco alcuni numeri utili per aiutare i paesi e le persone colpite dal terremoto in Emilia.

È attivo fino al 26 giugno il numero solidale 45500 per la Campagna di raccolta fondi straordinaria a favore delle popolazioni della Regione Emilia Romagna duramente colpite dagli eventi sismici.
Il ricavato verrà versato sul Fondo della Protezione Civile. Il valore della donazione è di 2 euro per ciascun sms inviato da cellulari: Tim, Vodafone, Wind 3, Poste Mobile, CoopVoce, Tiscali e Noverca. Sempre di 2 euro la donazione per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa di: Telecom Italia, Infostrada, Fastweb, TeleTu e Tiscali.

FORMAGGIO DANNEGGIATO IN VENDITA. La Coldiretti inoltre ha dato il via alla vendita straordinaria di Parmigiano Reggiano danneggiato dal sisma. L'indirizzo email a cui scrivere è: terremoto@coldiretti.it.


Intestazione “Amm.ne provinciale di Modena Interventi di solidarietà”
Codice Iban: IT 52 M 02008 12930 000003398693, indicare la causale “terremoto maggio 2012″

CARITAS - Anche la Caritas Diocesana di Bologna ha attivato un conto corrente in supporto delle vittime: si può versare tramite c/c postale n. 838409 o con bonifico bancario (Banca Popolare dell’Emilia Romagna) intestato a: Arcidiocesi di Bologna, cod IBAN IT27Y0538702400000000000555, causale: terremoto in Emilia Romagna.

EMIL BANCA: IBAN: IT 06 L 07072 02404 000017741960, causale: “Emergenza terremoto Emilia”.

PARTITO DEMOCRATICO - IBAN: IT02 N031 2702 4100 0000 000 1 494 Presso UNIPOL BANCA
 Intestato 
“EMERGENZA TERREMOTO EMILIA-ROMAGNA”
 Partito Democratico Emilia-Romagna

mercoledì 23 maggio 2012

Capaci, 23 maggio 1992-2012


"LA MAFIA NON è INVINCIBILE; è UN FATTO UMANO
E COME TUTTI I FATTI UMANI
HA UN INIZIO E AVRà
ANCHE UNA FINE"

GIOVANNI FALCONE

martedì 15 maggio 2012

NON USATE I BAMBINI; NEMMENO PER BUONE CAUSE!!!

Ho appena visto su Facebook una foto che ritrarrebbe una bambina con la pelle segnata dall' "effetto del fosforo bianco che Israele usa per bombardare i Palestinesi...". Ne sono rimasto scioccato!!! Non tanto per la foto in sé, che chiaramente ispira pena e rabbia per quanto è accaduto a questa e ad altri bambini, ma per la strumentalizzazione politica che ne vine fatta. 
I bambini non devono essere messi in mezzo a queste cose! Non è che il dolore non vada mostrato, non dico che la verità vada nascosta, ma questa è pedopornografia e compiacimento del dolore!!!
Ah, a proposito di verità: la foto è falsa...non si sa cosa effettivamente abbia colpito la pelle della bambina (di nome Areej); in un vecchio articolo di fonte palestinese (quindi fuori da ogni dubbio) la famiglia della bambina immortalata in quella foto chiede aiuto per curare la figlia affetta da una gravissima e rara malattia della pelle. Ecco l’articolo originale e la fonte della fotografia incriminata.

http://salem-news.com/articles/december122010/areej-gaza-ko.php

venerdì 11 maggio 2012

Petizione contro il deforestamento



PETIZIONE CONTRO IL DEFORESTAMENTO IN AMAZZONIA:




Cari amici,


Il Parlamento brasiliano ha appena approvato una leggeche dà ai taglialegna e ai contadinicarta bianca per abbattere aree sterminate di foresta amazzonica. Solo la Presidente Dilma può porre il veto. La pressione interna sta montando, ma una mobilitazione da tutto il mondo può dimostrarle che la sua reputazione internazionale è in pericolo. Costringiamola a fermare le motoseghe in Amazzonia:firma la petizione urgente e dillo a tutti! 

Firma la petizione
Il Parlamento brasiliano ha appena approvato una legge devastante per le foreste, perché darebbe carta bianca a taglialegna e contadini per tagliare aree sterminate della foresta amazzonica. Solo la Presidente Dilma può fermare questa legge.

Il momento però è propizio: tra poche settimane Dilma ospiterà il più importante vertice mondiale sull'ambiente. Gli addetti ai lavori dicono che per lei il conto da pagare sarebbe troppo salato se dovesse fare la padrona di casa nei panni di quella che ha appena approvato la distruzione della foresta pluviale. In più Dilma sta fronteggiando pressioni interne crescenti: ben il 79% dei brasiliani è contro questa nuova legge. Se ci uniremo a loro ora potremo aumentare la pressione mondiale e prendere a colpi di motosega la legge, non la foresta.

Dilma potrebbe decidere in qualsiasi momento: costringiamola a porre il suo veto ora. Clicca sotto per firmare la petizione urgente per fermare questa distruzione pericolosa della foresta amazzonica, e se hai già firmato fai il passaparola con tutti:
http://www.avaaz.org/it/veto_dilma_global/?vl

La foresta amazzonica è il polmone indispensabile per la vita sulla terra: 20% del nostro ossigeno viene da questa magnifica foresta pluviale, che ha un ruolo fondamentale nell'ostacolare il cambiamento climatico mondiale. Negli ultimi 10 anni il Brasile ha ridotto drasticamente il tasso di deforestazione, facendolo scendere del 78% tra il 2004 e il 2011. Come ha fatto? Con una legge per proteggere le foreste sostenuta da tutto il mondo e con il controllo serrato della sua applicazione anche grazie a un sistema di monitoraggio satellitare.

Ma questa nuova legge è molto pericolosa: consentirebbe di deforestare un’area grande quanto la Francia e la Gran Bretagna messe insieme e concederebbe ai taglialegna un’amnistia per tutti i crimini di deforestazione commessi in passato. Questonon solo scatenerebbe la devastazione totale delle foreste in Brasile, ma creerebbe anche un precedente negativo per tutti gli altri paesi. È per questo motivo che è così importante che tutti noi ci attiviamo per proteggerla.

Il Brasile è un paese in rapido sviluppo, impegnato a far uscire milioni di persone dalla povertà. Nonostante sia dimostrato che non c'è nessuna correlazione fra deforestazione e crescita, Dilma è sotto pressione da parte delle potenti lobby dell’agricoltura che l’hanno aiutata a essere eletta e che vogliono abbattere gli alberi per fare profitto. E ora la situazione sta assumendo contorni drammatici: alcuni attivisti sono stati zittiti, minacciati e uccisi. Ma gli ex ministri dell'ambiente e i cittadini di tutto il Brasile hanno mandato un messaggio chiaro a Dilma: vogliono salvare la foresta amazzonica.Ora sta a noi dare loro supporto, incoraggiando la Presidente Dilma a rimanere con la schiena dritta.

Sul destino della foresta amazzonica pende questa enorme minaccia. Ma con la Presidente così sotto pressione da parte dell'opinione pubblica, possiamo trasformare la mobilitazione dei cittadini di tutto il mondo in una vittoria per tutto il pianeta! Firma ora la petizione urgente e dillo a tutti: le firme saranno consegnate dall’ex Ministro dell'ambiente direttamente nelle mani di Dilma:
http://www.avaaz.org/it/veto_dilma_global/?vl

Negli ultimi 3 anni abbiamo vinto molte battaglie che all’inizio sembravano improbabili. Uniamoci ora prima che sia troppo tardi, per fermare la distruzione della foresta amazzonica, proteggere il nostro pianeta e per consentire a Dilma di diventare una forte leader internazionale in difesa dell’ambiente.

Con speranza e determinazione,

Luis, Pedro, Maria Paz, Alice, Ricken, Carol, Lisa, Rewan e tutto il team di Avaaz

Brasile, ok a legge sulle foreste. Ambientalisti: è una catastrofe (Il Fatto Quotidiano)
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/26/brasile-legge-sulle-foreste-ambientalisti-catastrofe/209190/

Il premio Oscar Colin Firth lancia un appello a favore di una tribù della foresta amazzonica (Corriere della Sera)
http://www.corriere.it/ambiente/12_aprile_26/colin-firth-testimonial-per-survival-e-tribu-amazzonia_80fbc206-8fac-11e1-b563-5183986f349a.shtml

La riforma sulle foreste in Brasile permetterà di tagliare alberi più facilmente (Il Post)
http://www.ilpost.it/2012/04/26/la-riforma-sulle-foreste-in-brasile/

Votata legge pro-deforestazione, chiesto veto della Rousseff (TMnews)
http://www.tmnews.it/web/sezioni/news/PN_20120426_00166.shtml

mercoledì 9 maggio 2012

"Get up, stand up"!

GET UP STAND UP for mothers around the globe this week...gift this tee designed by Cedella Marley & Christy Turlington to your mom....20% of each purchase will go directly towards global maternal mortality reduction programs by Every Mother Counts! You can also win a tee signed by Cedella and Christy!http://bit.ly/IsXJkR

mercoledì 2 maggio 2012

Santana e i Nativi!

Finalmente il buon vecchio Carlos si è deciso a raccogliere i brani inediti che ha scritto in questi anni- fra cui alcuni già conosciuti a chi lo segue dal vivo- e inciderli per un nuovo progetto: Shape Shifter uscirà il 15 maggio e sarà un album interamente strumentale con brani dedicati ai Nativi e agli Aborigeni.

Nell'attesa gustatevi la canzone che dà il nome al cd, qui in una versione del 2008.


venerdì 27 aprile 2012

Charles Taylor, condannato per crimini contro l'umanità

Ieri la Corte Internazionale per la Sierra Leone ha condannato l'ex presidente della Liberia, colpevole di aver facilitato ed incoraggiato crimini di guerra e contro l'umanità.
L'ex signore della guerra liberiano era accusato di aver armato e fornito assistenza ai ribelli del Ruf (Fronte rivoluzionario unito) nella guerra civile in Sierra Leone (1991-2001), che usavano mutilare piedi e mani alle loro vittime con il machete, e di essere responsabile di numerosi altri crimini commessi dai ribelli, tra cui omicidi, stupri di massa, torture e arruolamento di bambini-soldato. Il giudice Richard Lussick ha aggiunto inoltre che l'ex presidente liberiano fornì armi ai ribelli del Ruf in cambio di diamanti. Infatti sotto la sua presidenza la Liberia era diventata una fra le prime nazioni per esportazione di diamanti, pur essendone totalmente priva.
L'ex dittatore liberiano, ritenuto colpevole di tutti e undici i capi d'imputazione sollevati dall'accusa, scontera' la pena, della quale si conoscera' l'entita' il 30 maggio- giorno della sentenza- , in Gran Bretagna.
Si tratta della prima volta in cui un tribunale internazionale condanna un capo di stato per crimini contro l'umanità dal Processo di Norimberga in cui vennero condannati i gerarchi nazisti. Tuttavia le famiglie delle vittime (50mila persone in Sierra Leone e 300mila in Liberia) non sono soddisfatte in quanto l'ex presidente non è stato riconosciuto capo e mandante dei delitti commessi, ma solo di averli appoggiati attraverso il commercio di armi.

La sentenza di colpevolezza contro Charles Taylor arriva nel mezzo di una faticosa tregua raggiunta in Siria, per il cui capo di Stato, Bashar Assad, e' stato piu' volte evocato il ricorso a un tribunale internazionale che lo giudichi per i crimini compiuti nella repressione della dissidenza siriana. I primi a lanciare un messaggio chiaro in questa direzione sono state le Nazioni Unite, Washington e l'Ue. Se per Ban Ki-moon essa e' "un segnale forte che avverte i leader di come saranno ritenuti responsabili delle loro azioni, il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Victoria Nuland, ha affermato: "E' un messaggio forte per chi si macchia di atrocita', compresi coloro che occupano le piu' alte posizioni di potere che saranno ritenuti responsabili". E dalla Francia, che sul quadro siriano ha una posizione molto dura e' giunta la dichiarazione del ministro degli Esteri, Alain Juppe: "Siamo di fronte a un precedente storico. E' venuto il momento che i dittatori e i loro complici comprendano che non possono compiere impunemente atti contro la coscienza umana".  (fonte Agi.it)

venerdì 20 aprile 2012

Lavorare per il futuro delle nuove generazioni



"Dieci milioni e 837 mila bambini e adolescenti; il 17% circa della popolazione del nostro Paese. E di questi, è bene ricordarlo, 1 milione e 38 mila sono di origine straniera regolarmente registrate all’anagrafe. Tante sono le persone di minore età delle quali l’Authority direttamente o indirettamente dovrà occuparsi. È evidente la sperequazione riguardo ai diritti di cui godono i bambini e gli adolescenti nella società italiana; del resto, i bambini non votano, non hanno accesso alle potenti lobby che influenzano le agende dei governi, non costituiscono gruppi di pressione, ordini professionali o corporazioni, non hanno sindacati e non possono scioperare."
Così inizia la prima relazione al Parlamento dell'Autorità per l'Infanzia e l'Adolescenza.
Il dato più allarmante riportato dal presidente Vincenzo Spadafora, fondato su tre ricerche dell'Autorità stessa, di Save the Chidldren e dell'Istat, è relativo alla povertà: "L’Italia è tra i Paesi OCSE con il tasso di povertà relativa più elevato fra i bambini, il 15% dei bambini italiani vive in famiglie con redditi inferiori alla media nazionale. Secondo l’ISTAT, infatti, in Italia sono 1 milione e 876 mila le persone di minore età che vivono in famiglie povere e 653 mila quelle che vivono in condizione di assoluta povertà.
La situazione più grave è nel Mezzogiorno: la Sicilia ha la quota più elevata di persone di minore età povere (44%), seguita dalla Campania (32%) e dalla Basilicata (31%). È allarmante inoltre il dato in crescente aumento delle famiglie a “rischio povertà”: famiglie, cioè, che non sono considerate povere ma che potrebbero facilmente diventarlo a fronte di eventi negativi."
Il commento del presidente della Camera Fini è del ministro per la Cooperazione e l'integrazione Riccardi auspicano un cambiamento di ortta ed un'alleanza culturale. 
La povertà delle famiglie fa sì che siano in aumento i fenomeni di bullismo e le bande- per lo più divise per etnie- dedite a piccoli furti e molestie ai cittadini.
Spadafora insiste affinché il governo valuti "le ricadute sui minori dei provvedimenti economici" ed Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzuro, segnala l'aummento di violenze in famiglia.

Telefono azzurro sarà presente in 2.300 piazze italiane con una campagna di sensibilizzazione il 21, 22 di questo mese.

mercoledì 18 aprile 2012

Salvare Internet dal bavaglio!




Riporto l'invito a firmare la petizione di Avaaz.org- un'organizzazione no-profit e indipendente con 14 milioni di membri da tutto il mondo, che lavora perché le opinioni e i valori dei cittadini di ogni parte del mondo abbiano un impatto sulle decisioni globali- contro il controllo di Internet da parte di AGCOM.

Cari amici, 



Il governo Monti potrebbe dare ad AGCOM il potere di chiudere qualunque sito internet per il semplice sospetto di violazione del copyright. Le potenti lobby dell’industria e dei media stanno esercitando una forte pressione ma una mobilitazione pubblica può convincere il Presidente Monti ad abbandonare questo nuovo attacco alla libertà di Internet. Mancano pochi giorni: firma la petizione e condividila!



Firma la petizione
Da un momento all'altro il governo Monti potrebbe approvare una legge che ucciderebbe la libertà di Internet così come la conosciamo oggi: mancano pochi giorni e solo una grande mobilitazione pubblica può fermarlo.

Alcuni quotidiani hanno fatto trapelare la bozza di una legge scritta in segreto dal governo che darebbe all’Autorità delle Comunicazioni (AGCOM) il potere di chiudere qualunque sito internet per il semplice sospetto di violazione del diritto d’autore. Le potenti lobby dell’industria e dei media stanno facendo pressione sul governo affinché la legge sia adottata il prima possibile, ma oltre 30 parlamentari hanno lanciato l’allarme e se saremo in tanti ad agire ora potremo convincere il Presidente Monti ad abbandonare la legge bavaglio e a proteggere la nostra libertà della Rete.

Lo scorso anno la campagna di Avaaz ha generato un ciclone mediatico enorme e fermato AGCOM dall'adottare di nascosto un regolamento bavaglio simile a questa legge: possiamo farlo di nuovo. Monti è sempre più sensibile all’opinione pubblica man mano che la sua popolarità scende: ora è il momento di farci ascoltare. Clicca sotto per firmare la petizione per chiedergli di abbandonare il bavaglio e salvare Internet: le nostre firme saranno consegnate agli uffici del Presidente, ai ministri chiave e ai media:

http://www.avaaz.org/it/monti_save_our_internet/?vl 

Senza un effettivo sistema di pesi e contrappesi, AGCOM può diventare una vera minaccia alla nostra democrazia. Nominati dai maggiori partiti, i suoi membri operano con pochissima trasparenza e rispondono ai diktat di potenti interessi politici e industriali, spesso senza alcun controllo parlamentare. Ora, con la nuova legge, i suoi poteri di censura potrebbero crescere pericolosamente.

La bozza di legge trapelata permetterebbe ad AGCOM di chiudere, nell’arco di poche ore e senza l’intervento di un giudice, interi siti d'informazione e d'interesse pubblico, come WikiLeaks, portali di software libero e siti di video come Youtube, solo perché uno specifico contenuto o una canzone è sospettata di violare il diritto d’autore.

Il paladino della nuova legge bavaglio è il sottosegretario di stato, Antonio Catricalà, sotto l’enorme pressione di giganti dell’informazione come Mediaset e della potente industria dell’intrattenimento. Ma tanto l’influente sottosegretario Paolo Peluffo quanto il Presidente Monti sono molto preoccupati per le possibili conseguenze di una nuova mobilitazione popolare a causa della posizione sempre più instabile del governo.

Non ci rimane molto tempo. Il governo potrebbe approvare la legge in uno dei prossimi Consigli dei Ministri, rendendo definitivi i nuovi poteri di censura di Agcom, proprio ora che il suo mandato sta per scadere. Uniamoci alle voci dei parlamentari e chiediamo lo stop dell'approvazione in extremis di questa legge bavaglio che mette in pericolo Internet libero.Firma ora la petizione e condividila con tutti:

http://www.avaaz.org/it/monti_save_our_internet/?vl 

Negli ultimi due anni abbiamo aiutato a far nascere un movimento senza precedenti per la libertà di Internet, che ha fermato numerosi tentativi di imporre bavagli e altre censure in Italia e nel mondo, grazie alla raccolta di milioni di firme, con decine di migliaia di chiamate ai decisori, e lavorando palmo a palmo con giornalisti, politici e leader della società civile. Mostriamo la nostra forza collettiva e fermiamo questo nuovo attacco.

Con speranza e determinazione,

Luis, Luca, Emma, Ricken, Giulia, Antonia, Stephanie e tutto il team di Avaaz


Ulteriori Informazioni:

Agcom deve essere fermata: esperti e cittadini contro la legge bavaglio del governo (La Stampa)
http://www3.lastampa.it/costume/sezioni/articolo/lstp/448378/

La bozza di legge bavaglio trapelata (La Stampa)
http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=2&ID_articolo=1326

Il governo in soccorso all’Agcom sul diritto d’autore (Punto Informatico)
http://punto-informatico.it/3487960/PI/Commenti/diritto-autore-governo-soccorso-agcom.aspx

PD, IDV, UDC chiedono a Monti di esprimere la sua posizione sulla legge del governo e sul regolamento AGCOM (TMNews)
http://www.primaonline.it/2012/04/04/104439/internet-pd-idv-udcgoverno-renda-noto-testo-su-diritto-dautore/

Il Presidente dell’Agcom vuole approvare il regolamento prima di maggio (La Repubblica) 
http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/04/04/news/calabro_va_avanti-32760683/