domenica 26 gennaio 2014

Riflessioni


Pur sapendo che la perfezione non è una meta raggiungibile per l'uomo, nutro una profonda stima ed una sana invidia nei confronti di chi metodicamente si dedica anima e corpo ad un progetto - un sogno.
Ho così tanti sogni, nutro talmente tanti interessi da non riuscire a focalizzarmi unicamente su di uno solo (prova ne è questo blog a singhiozzi).
SPAZIO - SORVOLO - ASSAGGIO - ASSIMILO - ESPELLO - RICEVO - DONO
Così non sono un ottimo musicista, un esperto fotografo, un buon pedagogista, di certo non un maestro...
Mi guardo dentro alla ricerca dei miei pregi e ci vedo solo un grande amore per l'Uomo e per la Vita, un'aspirazione ad un francescanismo laico quotidiano a cui, per mancanza di umiltà, non so quando arriverò.

giovedì 2 gennaio 2014

Il 2014 inizia con le "grandi speranze" del Boss


C'è chi sostiene che ormai il Boss pubblichi album per restare in tour, non credo sia del tutto vero. Credo piuttosto che negli ultimi dieci anni sia mosso dall'urgenza di pubblicare quanto gli viene per la testa, le mani ed il cuore e che poco si curi se per farlo questo ed il precedente Wrecking ball assomiglino più a delle raccolte che non ad album di inediti. Ed eccoci quindi alla presenza di High hopes, un album che torna prepotentemente al rock ma che contiene ben 3 cover (High hopes, Just like fire would e Dream baby dream), 1 autocover (The ghost of Tom Joad) e 2 canzoni (Amerikan skin-21 shots e The wall) già suonate dal vivo. Per molti 6 canzoni non inedite su un totale di 12 è troppo. E forse è vero; ma ascoltando l'album senza pregiudizi si possono gustare i nuovi arrangiamenti dei brani già conosciuti, ci si può emozionare nel trovare i contributi dei compianti Clrance Clemons e Danny Federici in alcuni brani registrati anni fa (scarti delle sessioni del bellissimo The rising) e ci si può stupire degli assoli di chitarra inusuali per Springsteen, assoli ad opera di Tom Morello (ex-Rage Against the Machine). Sulla voce del Boss nulla da dire, forte come un tempo e commovente in brani come The Wall. I temi sono quelli: l'amore, le citazioni bibliche, la politica, il tutto, però, con meno rabbia di The rising e meno impegno di Wrecking ball.
Un album di ottimo rock, dopotutto. E non è forse questo che ci aspettiamo, più di ogni altra cosa, da Bruce Springsteen? Buon ascolto!!!