giovedì 2 gennaio 2014

Il 2014 inizia con le "grandi speranze" del Boss


C'è chi sostiene che ormai il Boss pubblichi album per restare in tour, non credo sia del tutto vero. Credo piuttosto che negli ultimi dieci anni sia mosso dall'urgenza di pubblicare quanto gli viene per la testa, le mani ed il cuore e che poco si curi se per farlo questo ed il precedente Wrecking ball assomiglino più a delle raccolte che non ad album di inediti. Ed eccoci quindi alla presenza di High hopes, un album che torna prepotentemente al rock ma che contiene ben 3 cover (High hopes, Just like fire would e Dream baby dream), 1 autocover (The ghost of Tom Joad) e 2 canzoni (Amerikan skin-21 shots e The wall) già suonate dal vivo. Per molti 6 canzoni non inedite su un totale di 12 è troppo. E forse è vero; ma ascoltando l'album senza pregiudizi si possono gustare i nuovi arrangiamenti dei brani già conosciuti, ci si può emozionare nel trovare i contributi dei compianti Clrance Clemons e Danny Federici in alcuni brani registrati anni fa (scarti delle sessioni del bellissimo The rising) e ci si può stupire degli assoli di chitarra inusuali per Springsteen, assoli ad opera di Tom Morello (ex-Rage Against the Machine). Sulla voce del Boss nulla da dire, forte come un tempo e commovente in brani come The Wall. I temi sono quelli: l'amore, le citazioni bibliche, la politica, il tutto, però, con meno rabbia di The rising e meno impegno di Wrecking ball.
Un album di ottimo rock, dopotutto. E non è forse questo che ci aspettiamo, più di ogni altra cosa, da Bruce Springsteen? Buon ascolto!!!

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