venerdì 20 aprile 2012

Lavorare per il futuro delle nuove generazioni



"Dieci milioni e 837 mila bambini e adolescenti; il 17% circa della popolazione del nostro Paese. E di questi, è bene ricordarlo, 1 milione e 38 mila sono di origine straniera regolarmente registrate all’anagrafe. Tante sono le persone di minore età delle quali l’Authority direttamente o indirettamente dovrà occuparsi. È evidente la sperequazione riguardo ai diritti di cui godono i bambini e gli adolescenti nella società italiana; del resto, i bambini non votano, non hanno accesso alle potenti lobby che influenzano le agende dei governi, non costituiscono gruppi di pressione, ordini professionali o corporazioni, non hanno sindacati e non possono scioperare."
Così inizia la prima relazione al Parlamento dell'Autorità per l'Infanzia e l'Adolescenza.
Il dato più allarmante riportato dal presidente Vincenzo Spadafora, fondato su tre ricerche dell'Autorità stessa, di Save the Chidldren e dell'Istat, è relativo alla povertà: "L’Italia è tra i Paesi OCSE con il tasso di povertà relativa più elevato fra i bambini, il 15% dei bambini italiani vive in famiglie con redditi inferiori alla media nazionale. Secondo l’ISTAT, infatti, in Italia sono 1 milione e 876 mila le persone di minore età che vivono in famiglie povere e 653 mila quelle che vivono in condizione di assoluta povertà.
La situazione più grave è nel Mezzogiorno: la Sicilia ha la quota più elevata di persone di minore età povere (44%), seguita dalla Campania (32%) e dalla Basilicata (31%). È allarmante inoltre il dato in crescente aumento delle famiglie a “rischio povertà”: famiglie, cioè, che non sono considerate povere ma che potrebbero facilmente diventarlo a fronte di eventi negativi."
Il commento del presidente della Camera Fini è del ministro per la Cooperazione e l'integrazione Riccardi auspicano un cambiamento di ortta ed un'alleanza culturale. 
La povertà delle famiglie fa sì che siano in aumento i fenomeni di bullismo e le bande- per lo più divise per etnie- dedite a piccoli furti e molestie ai cittadini.
Spadafora insiste affinché il governo valuti "le ricadute sui minori dei provvedimenti economici" ed Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzuro, segnala l'aummento di violenze in famiglia.

Telefono azzurro sarà presente in 2.300 piazze italiane con una campagna di sensibilizzazione il 21, 22 di questo mese.

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