lunedì 16 aprile 2012

Un miliardo ai Nativi Americani

Obama l'aveva promesso; già nella sua campagna elettorale del 2008. Da allora alcuni passi sono stati fatti: nel 2009 si aprono i negoziati sui risarcimenti agli Indiani del Nord America, nel 2010 il presidente spinge il ministero dell'Agricoltura a versare 760 milioni di risarcimenti agli agricoltori (nel 1887 il Dawes Act affidò le terre delle tribù indiane alle compagnie terriere dei bianchi...attualmente il Governo Statunitense detiene 23 ettari di queste terre, affidate ad imprese private attraverso 100 mila contratti di locazione) e nel 2011 versa 380 milioni di dollari rivendicati dalla Nazione Osage.
Ora la firma: i Nativi Americani degli USA riceveranno un miliardo di dollari di risarcimento, soldi prelevati dal fondo governativo per il pagamento delle cause legali (Judgment fund). Lo ha reso noto il Dipartimento per gli Interni mercoledì 11 aprile. Si tratta di una pietra miliare per i rapporti con le Nazioni Indiane, che dal 1492 subiscono danni morali, fisici, in termini di vita, territori e tradizioni culturali che rischiano di andare perdute.
Dove andranno a finire questi soldi? Ancora non si sa, si spera che possano aiutare lo sviluppo delle tribù, soprattutto l'istruzione- negata o comunque di difficile accesso- e debellare l'alcolismo e le tossicodipendenze che affliggono questo grande popolo dello Spirito. Inoltre, i valori dei Nativi potrebbero essere di aiuto anche alla cultura bianca, soprattutto il rispetto per la terra.
Infatti non cessano le proteste dei Fox e dei Sac contro la costruzione dell'oleodotto Oklahoma-Golfo del Messico che il Governo vorrebbe approvare e che passa per i cimiteri sacri di queste due Nazioni native.

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